Riaperture, siamo nelle mani di Speranza

Scade il 1 febbraio il decreto che ha dato, di fatto, il colpo di grazia ad un intero comparto nazionale, la speranza è proprio il caso di dirlo, risiede in date certe per cercare un minimo di programmazione, ma siamo pronti a scommettere che dal #Ministro #Speranza quest’ultima, visto i provvedimenti presi la notte di Natale, sia decisamente una chimera ma la speranza, perdonate il gioco di parole, è l’ultima a morire.

Potrebbero dunque tornare a riaprire le sale da ballo, così come cadranno le restrizioni sulle feste e sui concerti in piazza. Dalla stessa data, infine, dovrebbe cadere l’obbligo di mascherine all’aperto in zona bianca. Il condizionale però è necessario: non è escluso che il governo mantenga i provvedimenti ancora per un paio di mesi, fino cioè al 31 marzo quando scadrà anche lo stato di emergenza. Il Consiglio dei ministri si riunirà infatti lunedì 31 gennaio per discutere eventuali proroghe: secondo fonti del governo potrebbe arrivare il mantenimento dell’obbligo di mascherine all’aperto.

FAVOREVOLI A VACCINAZIONI E CONTROLLI

Da sempre il settore più colpito ha collaborato spontaneamente alla comunicazione per spronare i propri avventori, parliamo di 14 milioni di persone, a vaccinarsi e osservare le regole per i controlli all’ingresso dei locali.

I gestori delle discoteche, intanto, parlano tramite il presidente del Silb dell’Emilia-Romagna (il sindacato dei locali da ballo) Gianni Indino: “Sono convinto che nelle prossime ore per le discoteche dal governo arriveranno nuove restrizioni. Però vorrei che arrivassero anche indicazioni che ci permettono di programmare: non 15 giorni di proroga ma la certezza che si potrà aprire il 15 febbraio. Anzi, possibilmente il 14 febbraio, San Valentino: sarebbe un bel segnale. Siamo a disposizione per creare le condizioni per riaprire in sicurezza. Regole e indicazioni le abbiamo sempre rispettate e continueremo a farlo”.

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