Saranno proprio loro, i dj resident dei vari club italiani a prendersi la “rivincita” quando, speriamo molto presto, tutta la giostra tornerà di nuovo finalmente a girare.
La figura spesso , a torto, messa un po’ in disparte, quel ragazzo tanto bravo ma non ancora sufficientemente “famoso” o troppo stiloso anche sui vari social, si proprio lui, quello che ad un certo punto gioco forza, proprio su più bello, quando la pista è bella carica vede arrivare il super ospite e deve abbandonare non a malincuore la consolle.
RIPARTIRE, COME?
La situazione è chiara, il settore dovrà ripartire tenendo conto di due voci molto importanti;
I mancati incassi che si traducono in perdite per migliaia di euro e la limitata disponibilità di risorse da parte del pubblico ed è proprio quest’ultimo , essendo il polso vero del mercato, che detterà tutta la linea delle varie programmazioni.
Scenario apocalittico? Sotto il profilo economico forse si, anche se le organizzazioni più rodate, storiche e strutturate sicuramente, non senza difficoltà, reggeranno l’impatto ma di apocalittico c’è ben poco, anzi, noi pensiamo che si possa veramente tornare alla qualità del club e alla sua vera essenza, musica, cassa, sudore e aggregazione.
COSA NE SARA’ DEI SUPER OSPITI ?
Nella categoria si discute molto di questo argomento, certo cachet a 5 zeri e “capricci vari” saranno un ricordo che andrà nel cassetto chiamato (Ricordi prima del covid-19) e molto probabilmente vivranno per sempre in quel posto.
Una ridimensionata generale sarà assolutamente necessaria proprio perché i promoter e le organizzazioni saranno chiamati a ristrutturare in primis le loro risorse e ad ottimizzarle proprio per ripartire e reggere l’impatto.
Ed ecco che il dibattito prende vita, molti sono alle prese con la sistemazione di date già “bookate” e ovviamente andate annullate, il recupero o in alcuni casi anticipi già versati e/o accordi sottoscritti in casi di forfait rappresentano un nodo difficile da sciogliere e in alcuni casi la cosa andrà a finire in mano a dei legali.
RIDIMENSIONATA
Ovviamente non vogliamo generalizzare, ci sono dee jay e agenzie che stanno già mettendo in campo iniziative e soprattutto contatti con organizzazioni con le quali collaborano stabilmente che si uniformano perfettamente al periodo e a quella che sarà da parte del pubblico la domanda, sarà sicuramente una strategia di successo questa che marcherà la linea inesorabile che dividerà l’opportunismo dal buon senso e la serietà e non ultimo l’amore per questo lavoro.
Ci viene da dire, chi è stato umile e non ha mai esagerato sarà sicuramente premiato non solo dal pubblico ma soprattutto dai vari promoter e organizzazioni sparsi in tutta Italia, chi invece nel periodo pre covid-19 , giocando anche sul proprio nome , ha esagerato in stravaganze creando attorno a se un alone effimero offuscando la musica, l’esibizione, il rapporto umano con chi trovava nel club ospitante dai collaboratori ai colleghi fino al pubblico, avrà vita molto ma molto difficile senza una ridimensionata personale, e non parliamo di stile quello li va sempre bene, parliamo di rapporti e approccio soprattutto economico .
Sarà questa l’unica ricetta , chiamiamola così, per poter passare la crisi, anche perché il resident di cui sopra è ben conscio di quanto vissuto prima del covid e a questo giro avrà già le spalle grosse e difficilmente mollerà la consolle.