Al via il “Burning Man 2019”

Il Burning Man è un festival di otto giorni che si svolge ogni anno dal 1991 (dal 1986 al 1990 fu svolto a Baker Beach, San Francisco) a Black Rock City, una città che vive solo alcuni giorni, sulla distesa salata (sabkha) del Deserto Black Rock nello Stato del Nevada, a 90 miglia (150 km) a nord-nord-est di Reno. Il festival si conclude con la festa americana del Labor Day, a settembre.

L’EDIZIONE 2019 E’ INIZIATA IL 25 AGOSTO E CHIUDERA’ IL 3 SETTEMBRE

Il festival viene descritto dagli organizzatori come esperimento in comunità, radicale espressione di sé e radicale fiducia in sé. Il nome deriva dal rituale che consiste nell’incendiare un grande fantoccio di legno il sabato sera. Non ci sono concerti con grandi nomi e non ci sono esibizioni pubblicizzate. Ognuno dei partecipanti è libero di organizzare esibizioni, mostre d’arte, performance, workshop e giochi e segnalarli, oppure no, all’organizzazione del festival.

Ogni partecipante deve portare attrezzatura da campeggio, generatori di elettricità, cibo e acqua per la propria sopravvivenza e le uniche cose in vendita nella città sono ghiaccio e caffè; il baratto e il dono sono le uniche forme ammesse di passaggio di proprietà di beni, cibo ed acqua. A Black Rock City i cellulari non funzionano e oltre a potersi verificare alcune tempeste di sabbia improvvise, di giorno le temperature superano i 40 °C e la notte possono abbassarsi di diverse decine di gradi, per questo motivo la maggior parte degli eventi si svolge dopo il tramonto.

Dal 2013 per partecipare all’evento bisogna acquistare un ticket.

CONSIGLI PER PARTECIPARE 

Il Burning Man richiede un grande impiego di tempo (una settimana o più), di organizzazione (attrezzatura da campeggio, abbigliamento, cibo etc.), di soldi (il costo dei biglietti parte dai 425$ l’uno) e la predisposizione a mettere il vostro corpo in condizioni naturali estreme (il vento, la polvere, il caldo e il freddo della parte nord dell’arido e remoto deserto del Nevada soprannominato con affetto “la playa”). Ma i Burners (così si chiamano) vi diranno che l’impegno sarà ampiamente ripagato una volta arrivati a Black Rock City, Nevada: la metropoli temporanea che ospita settantamila persone ogni anno intorno al Labour Day. Perché, come dicono loro, the playa provides.

La cultura dell’altruismo

Ci sono due mantra che sentirete ripetere spesso al Burning Man, anche se possono sembrare paradossali:

radical self-reliance (estrema autosufficienza) e the playa provides (la playa provvede).

L’estrema autosufficienza è un principio essenziale: portatevi tutto quello che vi serve e poi non lasciate nessuna traccia.

Il concetto de “la playa provvede” è la chiave della cultura del festival. Non si scambiano soldi al Burning Man (con due eccezioni: potete comprare caffè e ghiaccio). Quindi qualsiasi cosa possiate volere o desiderare potrebbe magicamente, improvvisamente, casualmente apparire dal nulla proprio nel momento giusto. Sia che si tratti di un bisogno fisico, spirituale o psicologico, la playa saprà prendersi cura di voi.

I Non-Burners lo definiscono spesso un sistema di baratto, ma non si tratta di questo: la cultura è quella del dare.

Consiglio: Pensate a qualcosa che volete regalare e portatela con voi in gran numero: disinfettante mani? Uno snack? Le possibilità sono infinite e così parteciperete anche voi alla cultura del donare.

Musica

Che si senta da vicino oppure da un’enorme amplificatore lontano un miglio, i colpi della techno “boom, ba-la-la-la-la-la, boom, ba-la-la-la-la-la” sono così onnipresenti che il silenzio, se accade, può sembrare strano. Se siete tipi da feste intime o da giganti club improvvisati con migliaia di persone, il Burning Man saprà soddisfarvi. Con tutta questa musica, ballare è una componente importante. Alcuni Burners trascorrono notte e giorno (e le ore in mezzo) scatenandosi con gruppi come i Daft Punk e famosi dj come Diplo, Skrillex o Carl Cox che ruotano in discoteche di fortuna all’aperto e al chiuso (tutti questi artisti hanno partecipato al Burning Man 2018).

Potreste anche ascoltare musica di un dj meno conosciuto su un’“art car” in movimento, che sia in stile pirata o che sia una pecora gigante; li vedrete percorrere la playa in lungo e in largo donando musica.

Consiglio: Portatevi tappi per le orecchie se volete provare a dormire profondamente

Arte

Con quattrocentodieci installazioni d’arte ufficiali e molte altre, c’è tanto da vedere praticamente in ogni angolo del festival. I creatori sono eclettici e vanno da artisti e architetti di fama mondiale fino a personaggi alle prime armi e seguono il tema della settimana. Il tema artistico del 2019 del Burning Man sarà la metamorfosi.

L’opera d’arte più iconica del festival è il l’uomo omonimo. Nel centro geografico di Black Rock City, sorge una sagoma di legno a più livelli su una base che viene decorata in modo diverso ogni anno a seconda del tema.

Verso la fine del festival, viene dato fuoco alla struttura che da vita a un falò luminoso circondato da danzatori, “art car” e virtualmente da tutta la popolazione di Black Rock City.

Cibo

Saranno state le 6.30 del mattino e mi trovavo il più lontano possibile dal mio accampamento, nell’ampia distesa che i Burners chiamano Deep Playa. Mentre vagavo, una donna vestita con un mini abito in stile B-52’s si è avvicinata e mi ha chiesto: “vuoi un’omelette?” In quel momento non sapevo nemmeno di volere un’omelette, ma come canta Mick Jagger, qualche volta “you get what you need”.

Queste cose accadono spesso al Burning Man. Lo spirito della generosità può presentarsi sotto forma di una crêpe, di un ramen o nella forma di un cetriolino (per l’importante razione di sale quotidiana nel caldo desertico).

Consiglio: Quando razionalizzate il vostro cibo a lunga conservazione per una settimana, assicuratevi di rimuovere tutti gli involucri in eccesso e cucinate già quello che potete in anticipo così da dover poi solo riscaldare. Vorrete creare meno spazzatura possibile nel deserto, perché quello che portate con voi dovete poi riportarvelo indietro.

vi una bici per spostarvi più velocemente e gustarvi tutta l’arte e la musica del Burning Man

Bevande

Per sbevazzare, la playa ha tutto l’occorrente. Molti accampamenti aprono bar come dono personale alla comunità. Alcuni sono esattamente chic come quelli di casa, dove i barman arrostiscono la pancetta per il Bloody Mary. Si possono anche incontrare bar che dispensano limonata fresca analcolica appena spremuta, mentre altri offrono degustazioni di vini e una cerimonia del tè alla menta del Marocco.

Nella maggior parte non si ha molta scelta: quello che la playa provides, si prende, che si tratti di champagne caldo, vodka con gatorade oppure uno shot di Kentucky bourbon con un pickleback (cetriolino sott’aceto).

Consigli: Se volete ricevere, portatevi la vostra tazza (in linea con l’idea etica di non lasciare tracce) e un documento d’identità per certificare l’età. I Burners più astuti appiccicano una copia del loro documento direttamente sul bicchiere.

Un altro sull’acqua: Non c’è acqua corrente nel deserto. Dovete portarvi la vostra acqua e tanta. Vi servirà un minimo quattro litri di acqua per bere e occasionalmente vorrete anche lavarvi di dosso lo sporco del deserto.

Vestiti e cura della persona

Anche se pensate di aver portato tutti i vestiti di cui potrete aver bisogno, c’è sempre spazio per osare di più: più colore, più glitter, più sfacciataggine. Alcuni accampamenti organizzano degli scambi di abiti: dove le persone prendono quello che vogliono e lasciano quello che non gli serve più, o entrambi.

Vi serve una doccia? C’è una zona per questo, ammesso che non abbiate problemi ad essere nudi di fronte a centinaia di persone (anch’esse nude, va ricordato). Oppure potreste trovare un vicino che dispensa aceto di mela, un antidoto molto efficace alla polvere del deserto che penetra dappertutto, e intendiamo dappertutto.

Consigli: Portatevi una bandana e una maschera per la sabbia o degli occhiali protettivi. La sabbia si infila dappertutto e vogliamo dire dappertutto. E non dimenticate la crema solare.

Compagnia, spiritualità e libertà

Questi consigli sono i più importanti per godersi appieno Burning Man. Il vero credo del Burning Man è radicato nelle esperienze condivise, in una profonda accettazione e estremo affidamento su sé stessi.

• Siate gentili. Non saprete mai con chi potreste ritrovarvi a scatenarvi a ritmo di musica o piangere insieme per la bellezza di un’alba. Probabilmente questi incontri rimarranno con voi per sempre.

• Preparatevi a lasciarvi andare e rispettate gli altri mentre fanno la stessa cosa. Oltre al Man, l’altra presenza fissa annuale del festival è il Temple – una magnifica struttura dove i Burners lasciano quello che occupa le loro menti. All’interno non è raro sentire nell’aria i gemiti catartici dei problemi che vengono rilasciati. Il Temple Burn, nell’ultima notte del festival, è un momento silenzioso e solenne durante il quale i problemi dei Burners diventano polvere.

• Spegnete il cellulare. Questo forse può essere il dono più grande del festival: la libertà di staccare – anche solo per una settimana – e reinventarvi in un luogo completamente senza limiti e senza occhi che giudicano.

Consigli: Abbracciate la libertà e capirete davvero il Burning Man.

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